domenica 22 aprile 2012

[SPECIALE] BORUSSIA DORTMUND CAMPIONE!

Tipica esultanza da Meister vinto: gavettone di birra per Kehl da parte di Hummels
CONTRO PRONOSTICO- "Quest'anno sarà l'anno del Bayern: troppo forti i bavaresi e gli schwarzgelben hanno perso Sahin".  "Il Bayern non resta due anni senza vincere il Meister: quest'anno non c'è scampo per le rivali!"."Il Borussia lo scorso anno ha approfittato di un Bayern in crisi per colpa di Van Gaal: questa stagione finiranno a dieci punti dai bavaresi". Quante volte abbiam sentito queste frasi?  Ne potrei scriverne altre cento, che vanno dall'impossibilità di sostituire Sahin con Gundogan, al Dortmund divenuto ormai prevedibile come, a detta di alcuni scettici, si era già visto nella fase finale dello scorso campionato. Senza menzionare chi si spingeva a pronosticare un quarto posto per Kehl & C., dietro anche ai cugini dello Schalke e al Bayer Leverkusen. Ed invece, dopo dodici mesi, siamo qui a raccontare un epilogo già visto, con  gli uomini di Klopp ancora campioni di Germania festanti sotto la Sud-Kurve.

LA  SVOLTA DI HANNOVER- Eppure la cavalcata verso il titolo è stata decisamente differente rispetto a quella dell'anno passato. Gli uomini di Klopp, infatti, nella stagione 10/11 persero due sole partite nel girone d'andata, la prima contro le aspirine e l'ultima contro le aquile di Francoforte; nel mezzo, tante vittorie - alcune incredibili come il 4-0 in quel di Hannover o la splendida vittoria interna contro il Bayern- e tanto calcio spettacolo. Dopo la ripresa dalla pausa invernale, gli schwarzgelben, complice il netto successo nello scontro diretto alla BayArena, volarono a dodici punti dalla seconda ( in quel momento l'Hannover), a tredici dalle aspirine e dal sorprendente Mainz, e a ben sedici punti dal Bayern Monaco. Il Borussia, di fatto, vinse il titolo già a gennaio, e la lieve flessione accusata alla fine del campionato era da considerarsi fisiologica.
Quest'anno, invece, l'avvio di stagione è stato tutt'altro che esaltante. Dopo l'esordio estramamente positivo contro l'Amburgo, nelle successive cinque giornate i gialloneri  conquistarono solo quattro punti e persero ben tre partite. Alla sesta, dopo l'immeritata sconfitta di Hannover, il BvB accusava otto punti di ritardo dal Bayern capolista e stazionava all'undicesimo posto in classifica. Siamo solo al 18 settembre, eppure il destino di Kehl & C. sembra segnato. Invece la sconfitta subita in Bassa Sassonia farà da collante al gruppo giallonero, come raccontato da Piszczek: " Dopo la sconfitta di Hannover, ci ritrovammo a cena. L'aria era pesante, ma la rabbia accumulata in quel pomeriggio era tanta. Iniziammo a parlare fra di noi e tutti pensammo che era impossibile terminare la stagione all'undicesimo posto. Non potevamo pensare di rivincere il Meister, anche perchè il Bayern era già lontano otto punti, ma arrivare alle sue spalle, sì. Non volevamo aver rimpianti in caso di rallentamento dei bavaresi e quindi ci incoraggiamo l'un l'altro: da lì in poi è stata una cavalcata trionfale!" . La cavalcata trionfale è ben riassunta anche nei numeri:  nelle successive ventisei partite, il Dortmund  vince ventuno incontri, resta imbattuto (striscia ancora aperta), prende la vetta del campionato alla  ventesima - dopo la sofferta vittoria di Norimberga in un gelidissimo anticipo del venerdì- e non la lascia più! Di questa fenomenale striscia resteranno ben impresse nella memoria dei tifosi schwarzgelben alcune immagini:  le reti di Gotze (all'Allainz) e Lewandowski (al WestfalenStadion) nella doppia sfida contro il  Bayern; le vittorie nei derby della Ruhr; la rete di Barrios a Norimberga che sancirà, complice il gol segnato il giorno dopo dall'italiano Sala al Bayern, la riconquista del primo posto in classifica; la soffertissima vittoria dell'OlympiaStadion, risolta solo da un gol abbastanza fortunoso di Grosskreutz; la parata di Weidenfeller alla VolkswagenArena, in un momento molto delicato della gara che precedeva il match-meister contro il Bayern; il rigore fallito da Robben (perchè di parata di Weidenfeller non si può parlare) e il ruggito - molto discutibile a mio avviso- di Subotic nei suoi confronti. E tante altre ancora, come le goleade rifilate, sia all'andata che al ritorno, contro il Colonia, etc.

Klopp: il vero segreto del Borussia!
CICLO BORUSSIA?-Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Il Borussia quest'anno ha dimostrato di essere una grande squadra che, in alcuni frangenti della stagione,  ha saputo sopperire anche ad assenze pesanti, come quelle di Subotic ( sostituito in maniera più che dignitosa da Santana), Gotze e Kagawa. Inoltre quest'anno si è trovato difronte un grande Bayern, assente ingiustificato dello scorso campionato e degno antagonista dei gialloneri in questa stagione. Devo ammetterlo: quest'anno ero convinto che i gialloneri non potessero bissare il successo della scorsa stagione. Alcuni dubbi erano rappresentati dalle domande di inizio post, anche perchè non vedevo Gundogan - che doveva riaddatarsi al ruolo di centrocampista basso dopo aver giocato trequartista nel Norimberga-  come sostituto di Sahin. Invece proprio il turco, non appena appreso appieno i meccanismi del gioco giallonero, è stato uno dei protagonisti del rush finale della squadra di Klopp, grazie ad alcune prove dova ha esibito - oltre alle già note capacità tecniche - grande sagacia tattica, grazie anche all'aiuto del fido compagno di reparto, l'esperto capitan Kehl. Il Borussia di Klopp è in grado di aprire un ciclo,  forse fra i più belli mai visti nel calcio tedesco. La squadra giallonera è giovane, bella e sa la vedi giocare è facile che te ne innamori. E' giunta l'ora di conquistare proseliti anche in Europa: basterà un Reus in più nel motore per arrivare fra la prime otto della coppa dalle grandi orecchie?


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