lunedì 9 aprile 2012

AMBURGO-BAYER LEVERKUSEN 1-1

Petric esulta dopo aver realizzato il gol del vantaggio rotohosen

Una classica del calcio tedesco. In altri tempi, Amburgo-Bayer si giocava per la lotta al vertice, o, perlomeno, per la qualificazione alle coppe europee. Quest'anno, complice la rivoluzione amburghese di Arnesen e la stagione in chiaroscuro delle aspirine, la sfida vede opporsi due squadre in crisi, con i rothosen in piena lotta per la salvezza e i werkself alla disperata ricerca di un posto nella prossima Europa League.
Sulla panchina del Leverkusen da segnalare il debutto della coppia Hyypia-Lewandowski, mentre nell'Amburgo, ancora orfano dello squalificato Guerrero, spazio a centrocampo a Tesche, che, complice l'assenza di Kacar, fa coppia in mezzo al campo con l'inamovibile (ma chissa poi perchè?) Jarolim; va in panchina, invece, Rincon, dato favorito alla vigilia per far coppia con il ceco.

L'avvio di partita non è dei più entusiasmanti: le due squadre si studiano, tengono i ritmi della partita molto bassi e creano ben pochi grattacapi agli estremi difensori. Dopo un quarto d'ora a dir poco soporifero, è l'Amburgo a prendere in mano le redini del gioco, ma i rothosen, nonostante alcune buone occasioni con Mancienne, Petric e Berg, non riescono a passare in vantaggio. Il Leverkusen sembra ancora quello ammirato nelle ultime settimane: lento, spaesato e fragile in difesa. Il gol dell'Amburgo, nonostante le azioni veramente pericolose si contino con il contagocce, è nell'aria ed arriva puntuale grazie ad una clamorosa ingenuità di Castro, che intercetta con il braccio un cross dalla sinistra di Aogo diretto in area di rigore verso Jensen: inevitabile,quindi,  il calcio di rigore fischiato in favore dei rothosen. Dal dischetto va Petric, che realizza il gol del vantaggio dei padroni di casa. Amburgo che sembra in controllo del match, ma il Leverkusen proprio sul finire della prima frazione dà segnali di risveglio:  Kadlec si incunea sul lato destro della difesa avversaria e tira  da posizione piuttosto interessante, trovando, però, l'opposizione di  Drobny.  E' questo l'ultimo sussulto del primo tempo. Si va al riposo con i rothosen in vantaggio  meritatamente di una rete.

La ripresa inizia con tutt'altra musica. Il Bayer, quasi per incanto, rientra in campo con spirito battagliero, e nell'arco di soli cinque minuti, crea almeno tre occasioni da gol ( due con Rolfes e una con Schurrle) non concretizzate a dovere anche per la bravura di Drobny. La supremazia delle aspirine viene premiata al decimo della ripresa: calcio d'angolo battuto dalla  destra, Kissling stacca perentoriamente di testa, Tesche salva sulla linea di porta, la respinta del numero tredici, però, sbatte sulla testa di Westermann e si stampa sulla traversa favorendo Schurrle, che di testa insacca con il più comodo dei tap-in. E' il primo gol del Bayer dopo 250 minuti di digiuno. L'Amburgo, fino a quel momento autore di un secondo tempo rinunciatario, prova a dare segnali di ripresa con Petric, ma il tiro dell'ex giocatore del Borussia viene deviato da un attento Leno.
Il Bayer prova a dar fastidio alla difesa rothosen con ficcanti azioni di rimessa, ma alcuni interventi al limite del regolamento ( uno punito con un sacrosanto giallo per Jarolim, autore di un fallo ai danni di Renato Augusto lanciato verso la trequarti avversaria) e alcuni passaggi imprecisi, non porteranno mai seri pericoli alla porta di Drobny. L'Amburgo si rende pericoloso in un paio di circostanze, ma Leno - prima su una splendida punizione di Aogo e poi su un potente tiro da fuori area di Petric- conferma tutta le doti messe in mostra in questa stagione e che hanno portato la dirigenza rossonera a preferirlo a Renè Adler.

Finisce in parità. Un punto che, complici  i passi falsi di Hannover e Wolfsburg, serve maggiormente al Leverkusen,  mentre  l'Amburgo non incrementa il margine di sicurezza dalla terz'ultima, distante sempre solo due punti. A livello tattico da rivedere l'idea "innovativa" apportata dal duo Hyypia-Lewandowski, con Ballack e Rolfes a centrocampo che non hanno dato un apporto significativo, specie per la prova decisamente scarsa dell'ex Chelsea. L'Amburgo si mostra in ripresa, ma le amnesie difensive e la lentezza del centrocampo, lasciano ancora parecchi dubbi sulle reali possibilità dei rothosen di chiamarsi fuori in tempi brevi dalla lotta per non retrocedere.

PAGELLONE

AMBURGO
DROBNY:  Due buoni - ma non trascendentali- interventi. Si mostra sicuro, e  a differenza di altre occasioni non commette errori.  VOTO: 6,5

BRUMA: Davvero buona la partita dell'olandese, anche se si perde Kadlec nell'unica occasione da gol capitata  alle aspirine nella prima frazione. Attento dietro e pericoloso anche quando si propone in avanti. VOTO: 7

MANCIENNE: Altra ennesima prova da dimenticare. Nella zona centrale di competenza, gli avversari, specie nella ripresa, affondano a loro piacimento. Non si è ancora capito quale sia il suo ruolo ideale, viste le deludenti prove offerte anche a centrocampo e - lo scorso anno in Premier- da terzino.  VOTO: 5

WESTERMANN: Insicuro. Forse trascinato dall'opaca prova del compagno di reparto inglese, anche il nazionale tedesco non brilla. Si fa decisamente preferire in fase d'impostazione, dove con alcuni lanci mette in difficoltà il sistema difensivo avversario. Sfortunato in occasione del gol subito dai suoi.  VOTO: 5,5

AOGO: Si fa apprezzare in avanti con alcune azioni particolarmente interessanti.Inoltre, provoca il rigore e sfiora un gran gol su punizione. Dietro si mostra sicuro e non commette errori. Ritrovato? VOTO: 7

ILICEVIC: Parte bene, ma si spegne alla distanza. Secondo tempo praticamente inesistente, che porta Fink a sostituirlo con Tore. VOTO: 5,5    ----> TORE: Entra e crea scompiglio, grazie al carattere frizzantino. Commette, però, molti errori tecnici, alcuni basilari. VOTO: 5,5

TESCHE: Gara giudiziosa, senza infamia e senza lode. Fa il suo.  VOTO: 6

JAROLIM: Primo tempo di assoluta tranquillità, grazie all'opaca prova degli avversari. Nella ripresa soffre  la dinamicità di Renato Augusto e di un ritrovato Rolfes. Lento e non sempre lucido  VOTO: 5 ---> RINCON: Entra e si fa notare per il solito spigoloso carattere. Non incide anche per il poco tempo a disposizione. VOTO: S.V.

JANSEN: Buona l'intesa con Aogo, con cui spesso si scambia la posizione. Fa impazzire lo scarso Castro e si fa notare per dinamismo e impegno.  VOTO: 6,5

PETRIC: Come al solito entra ed esce dall'incontro, ma trasforma il calcio di rigore e impegna seriamente Leno in un paio di circostanze. VOTO: 6,5 ---> SON: Gioca cinque minuti.  VOTO: S.V.

BERG: Buon primo tempo, mentre nella ripresa svanisce. Piccoli segnali di risveglio, ma Guerrero è tutt'altra cosa.  VOTO: 6

BAYER LEVERKUSEN
LENO:  Bravissimo in almeno tre circostanze. Altra prova di spessore:  sarà suo il posto da terzo portiere a Euro 2012?  VOTO: 7

CASTRO:  Castro continua a far rima con disastro! Altra prova negativa, macchiata dall'ingenuo fallo che provoca il rigore a favore dei rothosen.  VOTO: 5

FRIEDRICH: Gara di spessore. Preciso, mai banale. Se i rothosen sono pericolosi prevalentemente con tiri da fuori area, il merito principale è sicuramente il suo. VOTO: 7

TOPRAK: Meglio che in altre situazioni. Soffre nel primo tempo il dinamismo di Berg, ma lo contiene, comunque, abbastanza bene.  VOTO: 6

KADLEC: Bene in fase offensiva, meno in fase difensiva. Si guadagna comunque la "pagnotta".  VOTO: 6

REINARTZ: Non copre a dovere la difesa. Dalle sue parti si passa che è una meraviglia! VOTO: 5

ROLFES: Male nel primo tempo, dove gioca in posizione più arretrata. Decisamente meglio nella ripresa, dove, specie nel primo quarto d'ora, è fra i fautori della rinascita rossonera. VOTO: 6

BALLACK: Malissimo. Un ex giocatore ad alti livelli: assolutamente pronto per l'avventura nella MLS. VOTO: 4,5  ---> BARNETTA: Gioca poco meno di mezz'ora,  senza infamia e senza lode. Sarà fondamentale recuperarlo in vista della prossima stagione. VOTO: 6

RENATO AUGUSTO:  Anche il brasiliano è inesistente nel primo tempo, ma nella ripresa mette in mostra alcune buone giocate e batte il corner da cui scaturisce il gol del pareggio. VOTO: 6 ---> DERDIYOK: Poco tempo per incidere. VOTO: S.V.

SCHURRLE: Il peggiore in campo nel primo tempo. Migliora, decisamente, nella ripresa, dove ha il merito di segnare il gol del pari e di rendersi protagonista di alcuni buoni spunti. Ancora lontano,comunque,  dal giocatore ammirato con la maglia del Mainz.  VOTO: 6,5

KISSILING: Entra nell'azione del gol e fa tanto movimento. Non la migliore prova della stagione, ma nella mediocrità generale non si fa disprezzare. VOTO: 6 --->  BELLARABI: Gioca troppo poco per esprimere un giudizio  VOTO: S.V.





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